Traumi cranici e vertebrali

I bambini possono essere soggetti a diversi tipi di traumi in relazione all'età e all'attività che svolgono.

Si possono distinguere tre categorie principali: eventi traumatici alla nascita, durante l'infanzia e in età scolare.

Esistono diversi tipi di danno neurologico correlato alla nascita che richiedono il coinvolgimento del neurochirurgo. Fortunatamente la maggior parte di questi sono benigni e non richiedono trattamento neurochirurgico. I problemi più comuni sono il sanguinamento al di sotto dello scalpo (cefaloematoma) e piccole fratture lineari. Queste condizioni regrediscono di solito spontaneamente. Raramente si possono verificare emorragie intracraniche (ematoma epidurale, subdurale, intracerebrale o intraventricolare). Queste patologie possono causare crisi o irritabilità o variazioni nelle funzioni neurologiche del bambino. Spesso il sanguinamento é di modestra entità e si risolve spontaneamente. Molto raramente é necessario procedere ad intervento chirurgico per asportare l'ematoma. Il recupero é quasi sempre eccellente.

Un altro tipo di trauma che può verificarsi alla nascita é il danno del plesso brachiale. Quest'ultimo comprende i nervi che originano dal midollo spinale a livello del collo e controllano le funzioni motorie e sensitive degli arti superiori. Questi danni originano dallo stiramento dei nervi che si può verificare durante il parto. La sintomatologia può variare da debolezza a completa perdita dell'uso dell'arto. Se non si verifica il recupero delle funzioni in alcuni casi può essere necessario l'intervento chirurgico.

La seconda categoria di traumi si verifica nell'infanzia. La maggior parte di questi sono dovuti ad eventi accidentali o a un momento di distrazione dei genitori per caduta del bambino (dal tavolo del ricambio, dal lettino, dal seggiolone, ecc.). La maggior parte delle volte il bambino riporta solo un livido e più raramente si può verificare una frattura o un'emorragia di importanza tale da richiedere un trattamento neurochirurgico. Per quanto riguarda l'eventuale valutazione neurologica, se il bambino ritorna rapidamente alle sue normali attività, in genere la situazione é tranquilla. Se il bambino invece tende a diventare irritabile o sonnolento o compaiono vomito e/o crisi convulsive é necessario il trasporto presso il Pronto Soccorso più vicino. In aggiunta a queste cause accidentali, un numero fortunatamente piccolo di traumi é dovuto a violenze. Questi danni sono spesso più gravi di quelli accidentali. Le violenze sui bambini sono registrate in tutte le classi sociali e devono essere identificate al più presto possibile per prevenire ulteriori danni.

Quando il bambino cresce e comincia a entrare nel mondo e quindi va in bici, gioca, pratica attività sportive, i tipi di traumi a cui può essere soggetto sono più simili a quelli degli adulti, compresi i traumatismi stradali. Questi comprendono fratture del cranio ed emorragie intracraniche (extra o intracerebrali). Alcune necessitano di trattamento chirurgico mentre altre possono essere seguite senza intervento. Il miglior consiglio per i genitori é cercare di ridurre il rischio di questo tipi di trauma. Ciò comprende l'uso del casco in bici, cinture di sicurezza in macchina, un supervisore durante i giochi o nelle attivitˆ sportive. Anche in questi casi comunque occore valutare lo stato di coscienza del bambino e l'eventuale insorgenza di sintomi (cefalea ingravescente, vomito, confusione, ecc.)

Immagine TAC di una frattura avvallata della volta cranica (regione frontale); é evidente la compressione esercitata dal frammento di osso avvallato sul cervello sottostante. In questo caso é indicato l'intervento chirurgico per rimuovere la compressione sul cervello ed effettuare una plastica (ricostruzione) della porzione di volta cranica interessata dalla frattura.

Immagine TAC di un Ematoma Extradurale con la caratteristica forma di lente biconvessa che esercita una compressione sul cervello sottostante. Quando l'ematoma é di queste dimensioni, é indicato l'intervento chirurgico urgente di evacuazione dell'emorragia.